Sharm El Sheikh: Salgono a cinque
le vittime italiane: il fratello di Conti e la sua fidanzata ed una
delle due ragazze pugliesi
25/07 Sarebbero state identificate altre vittime italiane dell'attentato
dello scorso venerdi' a Sharm El Sheikh. A eseguire i test il team
Disaster Victim Identification della Scientifica della Polizia Italiana.
Si tratterebbe del fratello di Sebastiano Conti, della sua fidanzata
e di una delle due ragazze pugliesi. La vittima pugliese identificata
sarebbe una delle due sorelle Bastaniutti di Matino, in provincia
di Lecce. La notizia sarebbe stata comunicata alla famiglia. Daniela
Bastianutti, la ragazza pugliese rimasta vittima nell'inferno di Sharm
el Sheikh, aveva appena 25 anni, ed era iscritta alla facolta' di
fisica dell'universita' di Lecce, poco distante da Matino, dove abitava
con la famiglia. Era partita per l'Egitto, insieme alla sorella, Paola,
che si e' laureata due settimane fa in giurisprudenza e che rimane
ufficialmente nella lista degli italiani dispersi. Era stata lei a
chiedere ai genitori in regalo per quella vacanza nel Mar Rosso che
si e' rivelata fatale. A Daniela mancava solo qualche esame per concludere
gli studi.Due ragazze, insomma studiose e posate, cosi' le descrivono
tutti. Figlie di Claudio Bastianutti, professore stimato ed attualmente
consigliere comunale di Castrano Le due sorelle erano partite il giorno
prima della strage, il 21 luglio. Alloggiavano allo Sheraton, l'albergo
dove e' avvenuta una delle esplosioni. L'ultima telefonata a casa
poche ore prima dell'attentato, nel pomeriggio di venerdi' . ''Qui
e' bellissimo'', avevano detto ai genitori, per tranquillizzarli.
Il padre, infatti, non voleva che partissero. Aveva fatto resistenza,
insieme alla moglie Laura. Erano preoccupati per quanto era accaduto
a Taba. Ma poi avevano acconsentito, e le avevano lasciate andare.
Era il regalo di laurea di Paola. Non era il primo viaggio all'estero
per le due ragazze. Lo scorso anno erano state in Scandinavia insieme,
ma era stato un soggiorno di appena qualche giorno. A Sharm dovevano
trascorrere la prima vera vacanza da sole.Un viaggio che si e' trasformato
in tragedia dopo appena 24 ore.
Identificato anche il corpo di Rita
Privitera
25/07 Secondo quanto si e' appreso, su uno dei cadaveri in attesa
di identificazione sarebbero stati individuati dagli investigatori
alcuni elementi che fanno ipotizzare che possa trattarsi proprio della
salma di Rita Privitera. Il riconoscimento, pero', non e' stato ancora
ufficializzato. Al ministero degli Esteri non ''risultano elementi
per confermare il riconoscimento ufficiale del cadavere di Rita Privitera''.
Fonti della Farnesina hanno risposto cosi' a proposito della notizia
dell'identificazione della fidanzata di Giovanni Conti. Si rileva
comunque la forte preoccupazione sulla sorte della donna.
Le identificazioni tolgono via ogni
speranza
25/07 ''E' accaduto cio' che temevamo.....'' E' stato questo il commento
del ministro degli Esteri Gianfranco Fini raggiunto a Marina di Pietrasanta
dalla notizia della identificazione certa del fratello di Sebastiano
Conti, Giovanni, e di quella molto probabile, di Daniela Bastianutti
- negli attentati di Sharm el Sheikh. A una domanda sulla possibile
sorte degli altri dispersi, Rita Privitera e l'altra sorella Bastianutti,
Paola, Fini ha soggiunto ''ci vorrebbe un miracolo...'. Proprio mentre
il ministro parlava e' giunta da fonti informate la notizia della
probabile identificazione di Rita Privitera, la fidanzata di Giovanni.
La conferma della morte di Conti e' arrivata dalla Farnesina che precisa
che e' stato identificato sulla base di segni ''identificativi forniti
dai familiari''. Anche la salma di Daniela Bastianutti, sarebbe stato
riconosciuta da una guida locale e da alcuni elementi identificativi
forniti dai familiari. Tuttavia sulla sua sorte ''occorre usare ancora
il condizionale perche' bisogna essere assolutamente certi''. Lo ha
precisato uscendo dalla Farnesina il responsabile dell'Unita' di crisi
del ministero degli Esteri Elisabetta Belloni. La Farnesina tiene
comunque a sottolineare che ''continuano a non emergere specifici
elementi di preoccupazione per altri connazionali con i quali non
e' stato ancora ristabilito il contatto''. E in serata Fini parlando
alla Versiliana sui connazionali che non hanno ancora contattato le
famiglie ha precisato che per dispersi il ministero intende solo coloro
che si trovavano nel luogo degli attentati al momento dello scoppio
delle bombe. ''Si puo' essere ragionevolmente certi - ha spiegato
Fini - che il numero dei dispersi sia quello gia' indicato''. A questo
proposito anche l'ambasciatore in Egitto Antonio Badini ha detto di
escludere che vi possano essere cittadini di cui l'ambasciata e il
ministero degli Esteri ignorano la presenza perche' incrociando gli
elenchi dei tour-operator alle segnalazioni di parenti e amici si
e' giunti ad una lista dei turisti presenti in Egitto molto affidabile.
Ad una precisa domanda circa il consiglio o meno di avventurarsi nelle
zone turistiche del Mar Rosso, il ministro degli esteri Fini ha risposto
che ''quella e' una zona a rischio piu' alto della media, ma cio'
non significa che non ci si possa andare. Meglio scegliere pero' -
ha concluso - localita' turistiche con condizioni di sicurezza maggiori''.
ATTIVO IL NUMERO DI CRISI ALLA
FARNESINA
06 36225
Il Presidente Ciampi scrive alla
famiglia Maiorana
25/07 Il Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, ha inviato
questa sera un messaggio di cordoglio alla famiglia di Daniela Maiorana,
la moglie di Sebastiano Conti, i coniugi di Acitrezza periti negli
attentati di Sharm el-Sheik. "Cari genitori di Daniela - dice
il presidente nel messaggio - non c'e' dolore piu' grande di quello
della perdita di una figlia. Un dolore reso ancora piu' terribile
dall'orrore per un terorismo cieco e barbaro che ha stroncato tante
vite umane. In queste ore drammatiche, gli italiani hanno imparato
a conoscere e amare la vostra Daniela: una ragazza generosa e sensibile,
una mamma affettuosa che divideva le sue giornate fra il lavoro e
la famiglia. Sono vicino a voi e ai vostri nipotini - conclude Ciampi
– anche loro vittime di questa barbarie, con sentimenti di profonda
e commossa solidarieta'".
La polizia egiziana cerca sei pakistani
braccati in due villaggi del Sinai
25/07 La polizia egiziana è sulle tracce di sei pachistani
considerati coinvolti negli attentati di Sharm el Sheikh. La polizia
ha diffuso gli identikit di queste sei persone. Alcuni di loro potrebbero
aver trovato rifugio in alcuni villaggi del Sinai. Presso uno di eusti
villaggi si sono già registrati scontri a fuoco. La polizia
egiziana, che ha diffuso questi identikit in tutti i commissariati
della regione del Mar Rosso, precisa che uno di questi sei uomini
potrebbe essere morto negli attentati La polizia egiziana sta inoltre
effettuando test del Dna sui resti umani trovati all'interno della
carcassa di un'autobomba usata negli attentati. Il governatore della
regione del Sinai del Sud, invece, parla di azioni kamikaze sostenendo
che quasi tutti gli attentatori potrebbero aver perso la vita. "Al
Jazeera ha saputo che i pachistani ricercati per gli attentati di
Sharm el Sheikh, sono entrati in Egitto con passaporti falsi giordani".
E' il testo di quanto letto nel notiziario della tv satellitare araba
Al Jazeera. Stando a quanto riferito dalla polizia egiziana, citata
dal sito israeliano Dbeka, i pachistani ricercati avrebbero lasciato
i loro passaporti alla reception dell'hotel dove hanno alloggiato
a Sharm el Sheikh. La polizia non ha precistao di quale albergo si
tratta, ma ha negato che sia il Ghazala Gardens, colpito negli attentati.
Nella tarda mattinata, poi, la polizia egiziana ha circondato due
villaggi nella regione del Sinai. Nei due villaggi potrebbero nascondersi
i pachistani ricercati per le stragi di Sharm el Sheikh. Al Jazeera
ha poi aggiunto che ci sarebbe stato uno scontro a fuoco nel villaggio
di Al Suwairat vicino a sharm Al Sheikh". I pachistani braccati
nel viallaggio di Al Suwairat, sarebbero due", aggiunge al Jazeera.
Il corrispondente della tv araba in Egitto, Hussein Abdel Ghani in
collegamento in diretta ha aggiunto: "le spratoria tra i sospettati
e le forze di sicurezza egiziani sono ancora in corso, nel villaggio
di Al Suwairat che dista 20 km dal lago di Naimat", ed ha aggiunto
che "i due villaggi Al Suwairat appunto e Kuna sono assediati
da terra e dal cielo, e le forze di sicurezza sono convinte dell'impossibilità
di fuga degli inseguiti". Quanto al bilancio delle vittime c'è
ancora molta incertezza. Il governatore del Sinai ha comunicato ufficialmente
questa mattina che i morti accertati nel maxi-attentato di venerdì
notte a Sharm El Sheikh sarebbero 64, di cui 15 già identificati.
Ne dà notizia la Farnesina in un comunicato, precisando che
fra le vittime identificate figurano i coniugi Conti. Sui 49 corpi
ancora non riconosciuti, a quanto si apprende, gli esperti forensi
italiani stanno effettuando i prelievi per l'esame del Dna. Tali prelievi
dovrebbero essere completati in giornata per le salme che si trovano
all'ospedale di Sharm El Sheikh e continuare domani nell'ospedale
di El Tur, a circa cento chilometri da Sharm. La Farnesina esprime
anche "gravi preoccupazioni" per i quattro dispersi italiani,
di cui non si hanno più notizie dal giorno degli attentati
di Sharm El Sheikh. Si tratta di Giovanni Conti, fratello di Sebastiano
(morto con la moglie), della sua fidanzata Rita Privitera, e delle
due sorelle pugliesi, Daniela e Paola Bastianutti. "L'Unità
di Crisi della Farnesina è incessantemente impegnata nelle
verifiche incrociate sulle segnalazioni giunte in questi giorni in
merito a connazionali presenti nell'area" si legge in un comunicato
del ministero. "Al momento sussistono gravi preoccupazioni esclusivamente
per quattro di essi, di cui non si hanno più notizie e che
risultavano trovarsi nelle vicinanze dei luoghi colpiti dai terroristi".
Da Catania vengono anche notizie sulla sorte di Rita Privitera e del
suo fidanzato Giovanni Conti, dichiarati dispersi negli attentati
di Sharm el Sheikh di venerdì scorso. Forse i due non erano
insieme alle due vittime degli stessi attentati, il fratello di Giovanni,
Sebastiano Conti e la moglie di questi Daniela Maiorana. A rivelarlo,
oggi, è stato il vicesindaco di Gravina di Catania, Sebastiano
Molino, andando a trovare la famiglia di Rita Privitera. Raccontando
quanto detto dalla madre della ragazza Enza Susinno, "Rita ha
telefonato poco prima della strage alla madre dicendole che lei e
Giovanni, il fidanzato, avrebbero preferito andare a fare una passeggiata
da soli,separandosi da Sebastiano e Daniela".